Roberto, allora avevamo capito bene... Tu no però! La cosa inizia a diventare fastidiosa oltre misura. Dici che non esiste più la mafia della coppola ma quella dei colletti bianchi, è vero, non serviva ce lo dicessi tu! Ne siamo consapevoli e proprio in virtù di questa consapevolezza NOI la combattiamo e ne prendiamo quotidianamente le distanze. Come? In tribunale, in procura, nelle aziende; NOI la combattiamo, lo facciamo sporcandoci le mani lavorando sul campo quotidianamente per portare giustizia equità e legalità. Lo facciamo rispettando il codice deontologico, lo facciamo applicando tutti gli obblighi della normativa antiriciclaggio, lo facciamo riportando alla legalità le aziende sequestrate ma soprattutto, sappiamo che ti sembrerà impossibile, lo facciamo denunciando comportamenti illeciti, perché così si fa. Vedi? Ci saremmo aspettati che parlassi anche di questo, era giusto ed opportuno farlo, era giusto ed opportuno chiarire il bene che c'è. Non per forza sempre e solo il male che, ti ripeto, noi conosciamo. Parlare senza nessuna consapevolezza di quello che si dice, parlare da lontano, parlare per luoghi comuni è da mediocri. E NOI non lo siamo. Affermi: "inadatti al ruolo o forse complici"?? Non noi! Tu? Quello che ferisce non è sentire una realtà ahinoi conosciuta, quanto non specificare che si tratti di una risicata minoranza contro cui noi combattiamo, come detto sopra, ogni giorno. Come citava un uomo di cultura quale tu pretendi di essere "generalizzare equivale a essere idioti" (William Blake), non vorremmo dargli ragione. A presto Roberto, ne parleremo dal vivo... in tribunale. La Giunta UNGDCEC |
Comunicato stampa UNGDCEC: Lettera a Saviano
Mercoledì 27 Maggio 2020
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