Cara/o collega,
il TAR Lazio, sciogliendo la riserva del 12 ottobre scorso, ha confermato in maniera collegiale, la sospensiva delle procedure elettorali per il rinnovo degli organi istituzionali territoriali, già concessa dal Presidente del TAR, riconoscendo l'esistenza del "fumus" nel momento in cui sostiene che la "decadenza" del Consiglio Nazionale dopo 45 giorni dalla sua ordinaria scadenza (gennaio 2021) avrebbe dovuto comportare il commissariamento ad opera del Ministro della Giustizia e la convocazione delle elezioni territoriali ad opera del commissario nominato.
L'udienza di merito è stata fissata al 25 febbraio 2022. La sentenza potrebbe essere impugnata davanti al Consiglio di Stato. Conosciamo i tempi della giustizia. Poi i tempi della NUOVA convocazione delle elezioni territoriali. Andremo a finire a carnevale del 2023.
Per dovere di cronaca informo che il giorno 11 ottobre 2021 si è svolta - in presenza a Roma - l'assemblea dei Presidenti durante la quale il Presidente Miani e il tesoriere Cunsolo hanno esposto la versione dei fatti secondo il Consiglio Nazionale e gli aspetti legali dell'opposizione all'istanza di sospensiva redatta dal Prof. Luciani.
Durante il suo intervento, il Presidente Miani ha dato lettura della comunicazione del ricorrente Felice Ruscetta, pervenuta in mattinata, che condizionava il ritiro del ricorso al TAR alle dimissioni del Consiglio nazionale; il Presidente Miani, ritenendo questa missiva un chiaro ricatto, forse architettato da mandanti non meglio precisati, ha ribadito la correttezza del proprio operato e del Consiglio Nazionale sottolineando che tutte le decisioni assunte sono sempre state condivise con il Ministero vigilante, e ha concluso manifestando la propria ferma volontà di essere disposto a subire alcun ricatto anche se, nell'interesse della Professione sarebbe stato anche disponibile - per la prima volta durante il suo mandato - a subirlo in questa occasione a condizione che le sue personali dimissioni (che fanno decadere l'intero consiglio nazionale) avrebbero fatto ridurre i tempi delle elezioni degli ordini territoriali, unici titolari del rinnovo del Consiglio nazionale.
Ora attendiamo le decisioni del Presidente.
Personalmente mi auspico che il Presidente Miani per la prima volta ceda a "questo ricatto" e che nessuno degli attuali consiglieri nazionali abbia l'ardire di proporsi alle nuove elezioni per avere contribuito, sia pure in buona fede che va riconosciuta salvo prova contraria, alla creazione di questa situazione che certamente non fa proprio bene alla nostra reputazione.
Il Presidente
Dott. Antonello Soldani
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